ll panico consiste in uno stato di intensa paura che raggiunge il suo picco nel giro di circa dieci minuti, caratterizzato dalla comparsa, spesso inaspettata, di almeno quattro dei seguenti sintomi: palpitazioni, sensazione di cuore in gola o tachicardia, sudorazione, tremori o agitazione, sensazioni di mancanza di respiro o di soffocamento, sensazioni di soffocamento, dolore o fastidio al petto, nausea o disturbi addominali, sensazione di sbandamento, di instabilità, di testa leggera o di svenimento, brividi o sensazioni di calore, parestesia (intorpidimento o formicolio), derealizzazione (ossia, la realtà esterna appare strana ed irreale) o depersonalizzazione (ad esempio, avere la sensazione di essere staccati dal proprio corpo), sensazione di perdere il controllo, impazzire o morire.
Il disturbo di panico può esordire in qualunque momento della vita, all’improvviso e nelle circostanze più insospettabili, mentre si sta compiendo un’azione assolutamente banale che prima di allora non aveva mai creato problemi.
Per poter emettere una diagnosi di Disturbo di panico, gli attacchi devono essere ricorrenti e devono essere seguiti da un periodo di almeno un mese durante il quale la persona interessata teme fortemente il ripetersi dell’esperienza e/o le sue conseguenze (fisiche, psicologiche, sociali ecc.), modificando il proprio comportamento nell’intento di evitarla. Inoltre, le manifestazioni non devono essere correlate alla presenza di un’altra malattia fisica o psichiatrica né all’assunzione o all’interruzione dell’assunzione di farmaci o sostanze.