Benché si tratti di un disturbo dell’umore, in alcune persone la depressione assume caratteristiche assolutamente peculiari, manifestandosi principalmente con sintomi di tipo fisico. In questi casi, si parla di “depressione mascherata” e riuscire a diagnosticarla correttamente può essere un’impresa ardua perché i disagi lamentati dal paziente portano il medico a pensare, almeno in un primo momento, a malattie di altra natura. D’altro canto, il paziente non si percepisce “depresso” ed è convinto che quanto segnala al medico abbia un’origine organica.
- Insonnia
- Mal di testa
- Vertigini
- Disturbi digestivi
- Crampi addominali
- Alterazioni della funzionalità intestinale
- Dolori osteomuscolari generalizzati
- Mal di schiena
- Cervicalgia
- Contratture muscolari
- Stanchezza psicofisica persistente
Altri segnali di cui tener conto per emettere la diagnosi di depressione mascherata comprendono:
- Presenza in famiglia di altre persone con storia di depressione o disturbi somatoformi.
- Tendenza a presentare disturbi fisici più intensi durante periodi di stress.
- Andamento ciclico dei sintomi fisici, con remissioni stagionali e spontanee.
- Presenza di una storia di disturbi dell’umore.
- Risposta positiva al trattamento con farmaci antidepressivi.
- Sentimenti di tipo depressivo collegati ai disturbi fisici lamentati.
Trattamento della depressione mascherata
La depressione mascherata è a tutti gli effetti un disturbo dell’umore analogo al disturbo depressivo maggiore (depressione unipolare). Anche il trattamento, quindi, sarà simile e basato principalmente sull’assunzione di farmaci antidepressivi, eventualmente affiancati da interventi di supporto psicologico. Benché la loro efficacia non sia supportata da studi clinici, tecniche di rilassamento come lo yoga, i massaggi o il tai-chi possono contribuire ad allentare lo stress associato ai sintomi fisici e migliorare il benessere globale del paziente.