Netiquette: il Galateo del WEB

il potere delle parole

Quali sono le regole di comportamento da adottare sul web? Che si tratti di commenti pubblici sui social o messaggi privati attraverso mail o strumenti di messaggistica, occorre prestare attenzione a come e a cosa si scrive.

Avete mai sentito parlare di Netiquette?

Il termine nasce dalla fusione di due vocaboli:

“Etiquette”: termine francese che sta ad indicare un codice di comportamento che delinea e definisce una serie di regole sociali all’interno di una società, una classe sociale o un gruppo.

“Net”: termine del vocabolario inglese che sta a indicare la rete, Internet.

Dunque possiamo definire la Netiquette come:

“l’insieme di regole che disciplinano il comportamento di un utente del web nel rapportarsi agli altri utenti.”

Una sorta quindi di Galateo del web.

Le parole hanno un potere immenso. Una sola piccola parola può ferire o accarezzare dolcemente.

Prima di scrivere o condividere qualcosa: PENSA.

Per sintetizzare, si usa spesso l’acronimo T.H.I.N.K.:

·       True: quello che sto scrivendo o condividendo è vero?

·       Helpful: è utile al mio interlocutore?

·       Inspiring: offre uno spunto in una conversazione?

·       Necessary: è necessario?

·       Kind: è “gentile”?

Il T.H.I.N.K. si applica, ovviamente con sfumature diverse, a tutti gli strumenti di comunicazione digitale (email, messaggistica istantanea, social media).

È noto che le persone, quando sono in rete, tendono a comportarsi come non farebbero abitualmente in un contesto reale. Lo psicologo John Suler l’ha definito “effetto della disinibizione online”: esiste una dissonanza comportamentale tra la vita online e offline tale per cui gli individui, sui social network, si comportano in modo diverso rispetto alla realtà.

Al fine di sensibilizzare ed educare gli utenti a comunicare responsabilmente in rete, l’associazione Parole O_Stili promuove la condivisione del “Manifesto della comunicazione non ostile” con l’obiettivo di definire lo stile con cui le persone interagiscono in rete:

  1. Virtuale è reale. Dico e scrivo in rete solo cose che ho il coraggio di dire di persona.
  2. Si è ciò che si comunica. Le parole che scelgo raccontano la persona che sono: mi rappresentano.
  3. Le parole danno forma al pensiero. Mi prendo tutto il tempo necessario a esprimere al meglio quel che penso.
  4. Prima di parlare bisogna ascoltare. Nessuno ha sempre ragione, neanche io. Ascolto con onestà e apertura.
  5. Le parole sono un ponte. Scelgo le parole per comprendere, farmi capire, avvicinarmi agli altri.
  6. Le parole hanno conseguenze. So che ogni mia parola può avere conseguenze, piccole o grandi.
  7. Condividere è una responsabilità. Condivido testi e immagini solo dopo averli letti, valutati, compresi.
  8. Le idee si possono discutere. Le persone si devono rispettare. Non trasformo chi sostiene opinioni che non condivido in un nemico da annientare.
  9. Gli insulti non sono argomenti. Non accetto insulti e aggressività, nemmeno a favore della mia tesi.
  10. Anche il silenzio comunica. Quando la scelta migliore è tacere, taccio.

Tutti noi dovremmo fare tesoro di questo insegnamento: proviamo con l’iniziare a cambiare le parole che rivolgiamo agli altri cercando di trovare, di volta in volta, quelle più adeguate con la consapevolezza e la responsabilità che le parole, dette o scritte, lasciano un segno.

 “Mi piace chi sceglie con cura le parole da non dire”

(Alda Merini)

Recruitment Marketing: perché è importante

Così come è cambiato il modo in cui le aziende acquisiscono i clienti, allo stesso modo sta cambiando il modo in cui le aziende attraggono e reclutano i candidati (Talent Attraction e Talent Acquisition).

Attirare i migliori candidati, in fondo, non vuol dire altro che mettere in piedi una strategia di marketing ben congegnata: i consumatori, e quindi anche i candidati, devono essere in grado di associare il marchio, il brand, a idee come qualità, affidabilità, fiducia e questa strategia viene messa in atto su piattaforme e siti dedicati, nonché sui social. 

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Brand Awareness

I candidati scelgono le aziende con una presenza online coinvolgente e attiva rispetto a quelle con una presenza inesistente: l’azienda deve essere identificabile e stimolare il desiderio di inclusione, questo perché prima di proporre la propria candidatura le persone fanno ricerche approfondite e oggi, più che in passato, hanno molti canali a disposizione:

  • il sito dell’azienda;
  • i social network;
  • forum e siti dove si possano leggere i commenti dei dipendenti, riflesso della vita lavorativa.

A tal fine sarà necessario produrre dei contenuti che i candidati considerino rilevanti e di valore per loro, basati sulle loro specifiche necessità e sfide. 

Il contenuto più d’effetto è quello che mostra come sarebbe lavorare ogni giorno in azienda: andrebbero individuati dei brand ambassador che, attraverso i social, contribuiscano a diffondere i valori aziendali aumentando la portata delle attività di social media recruitment.

Attraction dei candidati

La prima fase di un processo di recruitment è rivolto a catturare l’attenzione del candidato ed iniziare ad influenzare positivamente la sua percezione dell’azienda (Employer branding) così da spingerlo ad inviare la sua candidatura spontaneamente, oppure in risposta ad un annuncio pubblicato.

Dopo aver individuato il target di interlocutori, occorre realizzare contenuti interessanti per i candidati che rispondano alle loro necessità, valori e obiettivi. A loro va raccontata la storia dell’azienda, oppure chiedere agli attuali dipendenti cosa apprezzano dell’azienda per la quale lavorano.

I candidati devono essere attratti da un racconto coinvolgente non solo da un punta di vista tecnico ma anche e soprattutto emotivo. Grazie all’avvento delle nuove tecnologie è possibile intercettare candidati in linea laddove gli utenti spendono gran parte del loro tempo on line, ossia su Twitter, Facebook, Instagram.

Interest

Una volta individuato l’interesse del potenziale candidato, occorre alimentarlo e mantenerlo vivo proponendo eventi e iniziative in linea con i propri interessi, condividere contenuti informativi e trovare il linguaggio più efficace per promuovere la cultura aziendale.

Apply

La pagina “Lavora con noi” del sito aziendale dovrà essere sempre aggiornata ed estremamente coinvolgente, dovrà essere in grado di attrarre le candidature spontanee e consentire ai candidati di proporsi in modo facile e veloce. La career page deve contenere un form di candidatura aggiornato per ogni posizione aperta e dovrà permettere al candidato di mettere in evidenza il proprio profilo e le skills possedute.

È giunto quindi il momento che gli addetti alle risorse umane uniscano le proprie forze con quelli del marketing, creando una strategia integrata al servizio sia dei potenziali clienti che dei potenziali candidati: molte delle azioni che si compiono per migliorare e rendere efficace la propria strategia di recruiting possono essere utili anche per aumentare il numero dei clienti interessati a prodotti e/o servizi dell’azienda. 

E’ molto importante quindi curare la propria web reputation per essere trovati da talenti e consumatori sempre più attenti e esigenti.

Adriana Biase